Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova,
tardi ti amai.
Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori.
Lì ti cercavo.
Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature.
Eri con me, e
non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le tue creature,
inesistenti
se non esistessero in te.
Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia
sordità;
balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità;
diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te,
gustai e
ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace
Agostino d' Ippona le confessioni (10, 27,
38)
Luna |
scale porta ticinese a Milamo |
San Fruttuoso ( interni) |
prospettiva dal Duomo di Milano |
In cima al Duomo di Milano |
Chiesa ( Bretagna) |
Berna vista dall'alto |
Berna vista dall'alto |
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