mercoledì 4 giugno 2014

Fotografia pura e amore per la vita

La fotografia realista


August Rodin scriveva: " I migliori soggetti sono davanti a noi, si tratta delle persone che conosciamo meglio....la cosa principale è essere commossi,  amare, sperare, fremere,vivere. Essere uomini prima che artisti." 
E il grande scultore ci ha lasciato questa testimonianza nelle sue opere, ma anche nella fotografia che è nata come opera realista, mi ha fatto sempre
 pensare di utilizzare la macchina fotografica per rappresentare la vita e cercare di restituire la vera sostanza e quintessenza delle cose in sè. Cercando di testimoniare attraverso ciò che vedo e incontro la mia commozione, il mio fremito, il mio amore per la vita.Oppure, semplicemente restituire, attraverso l'obbiettivo e un click qualcosa che abita in  questo infinito che ci ospita.Alcuni grandi fotografi sono stati dei veri maestri in questo e lo hanno realizzato attraverso "la fotografia pura" che si chiama "realismo"  dedicando la loro vita al loro pellegrinaggio fotografico. Oggi, grazie a loro abbiamo  un patrimonio artistico e di testimonianza di vita che passa fra le generazioni,  rendendo  quei pezzetti di mondo fotografati immortali nel tempo. Allego a questo post due immagini di una scultura di una donna incinta che ho ripreso alla  Rocca di Angera sul lago Maggiore, che mi hanno colpito moltissimo per il loro simbolismo, che si riallaccia alla proprietà del"materno" contraddistinguendosi nella sua duplice natura, positiva e negativa, della madre amorosa e terribile.
maternità  Rocca di Angera a Varese

maternità Rocca di Angera a Varese

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