giovedì 25 settembre 2014

Fotografia: da Cartier -Bresson al digitale, quell'attimo ci sorprende ancora?

Cartier - Bresson e l'attimo che ci sorprende.


Il grande maestro della fotografia Henri Cartier -Bresson nel suo libro l'Immaginario dal Vero ha scritto: " Noi giochiamo con cose in continua sparizione, è impossibile farle rivivere" Ogni istante della realtà è unico e irripetibile e non sarà mai uguale ad un altro, per questo trovo profondamente vero questo pensiero di Cartier-Bresson il quale continua il discorso dicendo:" siamo chiamati a sorprendere la realtà con quel quaderno di schizzi che è il nostro apparecchio fotografico, a tirarla fuori e fissarla, ma non manipolarla né durante le riprese, ne tanto meno nel nostro oscuro laboratorio con qualche ricetta fatta in casa. Sono trucchi che saltano all'occhio di chi sa vedere" 

Per Cartier-Bresson, fotografare era un modo di vivere, un grido, un modo di affermare la propria originalità.
Questo è possibile solo se si ama la realtà e la si vive con passione. La fotografia in questi decenni è profondamente cambiata, ha perso la sua vocazione iniziale,  con il digitale le foto sono sempre più ritoccate,sempre più finte,ci preoccupiamo meno di usare   la luce come un pennello con cui scrivere la nostra immagine e raramente osserviamo prima di scattare. Ci limitiamo a  registrare i momenti che ci passano davanti  e cosi produciamo milioni di immagini che ci passano sotto gli occhi nei social, fotografie a cui è difficile dire veramente queste  son  belle e mi piacciono perchè mi trasmettono l'emozione di quell'attimo irripetibile che sorprende chi lo guarda, quella originalità che rende unico l'istante. E' difficile nuotare in questo fiume di immagini che ogni giorno ci investono, prodotte in serie e a costo bassissimo, dove passano per 1 minuto senza lasciare nulla  e che ci fan dimenticare che la fotografia è un grido, un modo di vivere, uno sguardo profondo che va oltre il reale. Forse è arrivato un momento di fermarsi a pensare,  capire  come è possibile tornare a sorprendersi e sorprendere.
Allego 3 immagini semplici, momenti in cui mi son fermata perchè la luce, il panorama, i colori, hanno attirato la mia attenzione e ancora una volta mi sono  sorpresa di come la realtà è più grande e più bella di come io la posso immaginare e cosi ho cercata di trattenerla con me per sempre.

Pubblicato da Anna Ascione-diritti riservati.

fotografia:cielo rosso sul Monte Rosa
fotografia:il prato giallo nella campagna varesina.
Fotografia: prima del temporale sul Monte Rosa.


domenica 21 settembre 2014

A rischio chiusura il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello a Milano, milioni di fotografie dal dopoguerra a oggi


 

 Il museo di arte contemporanea di fotografia a rischio chiusura

Leggo con profonda tristezza questa notizia sul Corriere della Sera la trovate qui cioè che il Museo di  Fotografia Contemporanea di Cinisello  Balsamo ( Milano) rischia la chiusura perchè mancano 200 mila euro da mettere nel bilancio . Mi chiedo cosa ne faranno del patrimonio di due milioni di fotografie dal dopoguerra ad oggi? Cosa ne faranno della nostra memoria storica? Artisti come Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, luigi Ghirri, Uliano Lucas,ecc...e  tutto l'archivio analogico della agenzia fotografica di Grazia e Neri di cui ne  conosco il valore, rischiano forse, di finire in cantina o in qualche soffitta polverosa, sperando in un futuro migliore?Questo museo contemporaneo che si trova a villa Ghirlanda come dice giustamente il Corriere è un luogo di cultura di grandissimo valore,
Museo di arte contemporanea di Cinisello Balsamo
ed è l'unico in Italia ad essere dedicato esclusivamente alla fotografia. La  proprietà è degli enti pubblici ed è  diventato  un punto di educazione per le scuole, di confronto, oltre che di studio. Come è possibile che la Provincia di  Milano non riesca a trovare i soldi per salvare questo archivio di immagini che nel corso degli anni ha accumulato un notevole patrimonio di negativi e foto sull'Italia?

Il rischio della chiusura del Museo di fotografia  mi  preoccupa e per questo desidero dar voce alla mia  protesta, sperando che il Museo rimanga aperto. Il museo è stato costituito da una fondazione tra Provincia di Milano, il comune di Cinisello Balsamo nel 2005

Anna Ascione-diritti riservati

giovedì 18 settembre 2014

Foto:Panoramica sulla città vecchia di Gerusalemme,il centro del mondo.

Fotografie, panoramica su Gerusalemme

Gerusalemme per me è la città più emozionante che abbia mai visitato, quando arrivi ti senti buttato nell'abbraccio della storia e tutto prende forma, profumi e colori. Queste fotografie della città vecchia di Gerusalemme, quel km quadrato reclamato da tutti, lo spazio più conteso al mondo, dove la pietra è colorata  dalla luce, cioè, dal bianco del mattino al rosso di sera. In questo piccolo fazzoletto di terra, convivono le tre religioni più importanti al mondo, le tre fedi legate all' unico patriarca Abramo: il Muro del pianto per gli Ebrei, la Basilica del Santo Sepolcro per i cristiani e la Cupola della roccia per i musulmani.Questo luogo è considerato il centro del mondo, secondo la tradizione la città vecchia fu costruita nel 1004 A.C da re Davide ed è circondata da mura lunghe 4 km con 34 torri e 7 cancelli. I quartieri sono quattro, quello degli ebrei, dei cristiani, degli armeni e dei musulmani
Alcune panoramiche sono riprese dal Monte degli ulivi,  dove Gesù insegnò il Padre Nostro ai suoi discepoli e predisse la distruzione di Gerusalemme.In questo luogo Gesù amava ritirarsi a meditare e a pregare mentre guardava Gerusalemme e i suoi figli.
Anna Ascione-diritti riservati

Gerusalemme vista dal Monte degli Ulivi
Gerusalemme
Gerusalemme Est dove vivono i palestinesi
Gerusalemme

Gerusalemme
Gerusalemme

lunedì 15 settembre 2014

Rilke, l'albero e la vita (foto)

Rilke e  la foto dell'albero ...

Occorre maturare come l'albero  "che non incalza i suoi succhi e sta sereno nelle tempeste di primavera senza apprensione che l'estate non possa avvenire". Questa affermazione del poeta Rilke è l'unico coraggio che ci viene richiesto, perchè solo chi è disposto a tutto, potrà attingere alle profondità dell'esperienza e guardare alla vita come ad un destino. L'albero è un soggetto che ripeto spesso nelle mie fotografie accompagnato dall'acqua e spesso rifletto su questo, perchè le due cose stanno insieme simbolicamente fra terra e vita. Un albero per potersi sostenere ha bisogno di grandi radici, di acqua e di sole. La natura è sempre madre e ci indica come poter crescere forti e sani nella vita.

La foto dell'ultimo mio albero, presso un piccolo lago..
Anna Ascione-diritti riservati.
Albero-Ghirla.2014
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