martedì 5 agosto 2014

La poesia contro la guerra di Quasimodo è sempre attuale :Uomo del mio tempo

                                      Quasimodo: Uomo del mio tempo

Sei ancora quella della pietra  e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga
con le ali maligne,le meridiane di morte,
ti ho visto-dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. Ti ho visto, eri tu, 
con la tua scienza esatta,persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo.Hai ucciso ancora,
come sempre,come uccisero i padri, come uccisero,
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello di all'altro fratello:
"andiamo nei campi".E quell'eco freddo, tenace,
è giunto fino a te,dentro la tua giornata.
Dimenticate,o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra,dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri,il vento, coprono il loro cuore.

Salvatore Quasimodo- Uomo del mio tempo.

E' ancora attuale  questa poesia, ancora sentiamo quell'odore del sangue, che non cambia nei secoli, e anche le  lacrime hanno sempre  lo stesso sapore e la morte porta allo stesso dolore e l'uomo continua a combattersi, Purtroppo!

Gerusalemme: Muro del Pianto

                                                   Palestina.

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